DIESELGATE E TRAPARENZA L’organizzazione internazionale ClientEarth, patrocinata dal nostro Studio, rivendica informazioni attendibili e trasparenza sulle reali emissioni dei veicoli diesel in Italia ed in Europa

Lo Studio Legale Dragone & Avvocati Associati Loffredo e Cestaro ha presentato ieri, in nome e per conto di ClientEarth, organizzazione internazionale che si occupa di tutela dell’ambiente (qui il loro sito https://www.clientearth.org) una richiesta di informazione ambientale presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. 

L’iniziativa è volta ad ottenere una maggiore trasparenza sulle reali emissioni del veicolo Fiat 500X 2.0 Diesel Multijet e sull’eventuale uso di impianti di manipolazione durante il procedimento di omologazione. Trascorsi ormai cinque anni dallo scoppio dello scandalo Dieselgate, si ritiene infatti doveroso valutare se anche le emissioni del suddetto veicolo risultano essere contrarie ai limiti imposti dalla normativa nazionale ed europea.  

Alcuni test indipendenti, infatti, avrebbero dimostrato che il modello Fiat 500X 2.0 Diesel Multijet supera dalle 11 alle 22 volte i limiti europei per gli NOx. Se confermato, tale dato risulterebbe particolarmente preoccupante, considerato anche che l’Italia è il primo stato in tutta l’UE per morti premature stimate in relazione all’inquinamento da NO2 (biossido di azoto), con 14.600 decessi nel 2019 (il 21,4% del totale). 

Mentre il Dieselgate ha scatenato richiami e sanzioni negli Stati Uniti, in Italia le autorità e l’industria automobilistica ne sono uscite ampiamente indenni. Si stima che sulle strade italiane vi siano ancora 6,7 milioni di veicoli diesel che emettono ossidi di azoto molto superiori ai limiti di legge. 

Oggi, i cittadini italiani non hanno alcun mezzo per sapere se stanno facendo investimenti economici e ambientali intelligenti. I veicoli pubblicizzati come “puliti” potrebbero avere emissioni troppo elevate per essere ammessi in zone a basse emissioni e i loro acquirenti potrebbero essere costretti a sostituire o adattare il loro veicolo, il tutto a proprie spese.

Azioni legali sono state intentate per ottenere il risarcimento del danno da parte dei proprietari degli autoveicoli finora coinvolti nello scandalo. In Germania, nel maggio di quest’anno la Corte Suprema ha riconosciuto ha stabilito che Volkswagen deve pagare un risarcimento a un automobilista che ha acquistato uno dei suoi minivan diesel dotati di un software di controllo delle emissioni. La sentenza stabilisce un punto di riferimento per circa 60.000 altri casi in Germania.

Il 25 maggio 2017 il Tribunale di Venezia ha dichiarato ammissibile la class action promossa dagli acquirenti di auto del Gruppo VW, Audi, Seat e Skoda con motore EA189 Euro 5. L’azione collettiva si propone di richiedere un risarcimento pari al 15% del valore di acquisto delle auto.

Ottenere informazioni attendibili ed esaustive anche in relazione al veicolo Fiat 500X 2.0 Diesel Multijet diventa quindi fondamentale. L’autorità di omologazione ha 60 giorni di tempo per rispondere alle richieste di ClientEarth. Il nostro Studio seguirà lo svolgersi del procedimento e sarà pronto ad avviare un’azione legale in caso di mancata risposta o diniego di accesso alle informazioni da parte delle autorità.

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