VACCINO COVID: QUALI DIRITTI IN CASO DI DANNI?

In questi giorni, stante la campagna vaccinale anti-Covid 19 in corso, la stampa ha dato grande rilievo a numerose segnalazioni di reazioni avverse/danni conseguenti alla somministrazione vaccinale.

Secondo il primo Rapporto di farmacovigilanza sui vaccini Covid-19, pubblicato dall’Agenzia Italiana del Farmaco (e che avrà cadenza mensile) tra il 27.12.2020 e il 26.01.2021 sono state segnalate 7.337 sospette reazioni avverse dopo la vaccinazione anti-Covid, ponendo l’Italia al primo posto in Europa al riguardo.

La maggioranza di tali reazioni avverse viene qualificata “non grave” e ha ad oggetto sintomi e problematiche transitorie, mentre il 7,6% delle segnalazioni riguardano casi di danni “gravi”. Risultano altresì 13 decessi avvenuti nelle ore successive alla vaccinazione.

E’ pacifica l’importanza della vaccinazione per la salute pubblica e per porre fine alla grave pandemia in corso da molti mesi ma è giusto ricordare che esiste in Italia una tutela normativa per le ipotesi di danni permanenti causati da vaccinazione. In tali casi invero i danneggiati possono beneficiare, dietro presentazione di apposita domanda, della tutela indennitaria prevista dalle leggi 210/1992, L. 238/97 e L. 229/2005. 

Tale tutela, a seguito di diverse pronunce della Corte Costituzionale (da ultimo con la sentenza n. 268/2017 avente ad oggetto i danni da vaccinazione anti-influenzale), è riconosciuta dalla giurisprudenza non solo per i danni conseguenti alle vaccinazioni obbligatorie ma anche per i danni conseguenti a vaccinazioni semplicemente raccomandate/incentivate, qual è appunto quella della campagna in corso contro il Covid-19.

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