Entrare in un ospedale, farsi degli esami o comunque avere a che fare con la sanità non è mai piacevole perché, il più delle volte, si ha un problema o una malattia da risolvere. A volte le cose vanno per il meglio, altre volte purtroppo il problema non viene risolto oppure, ancora peggio, insorgono ulteriori problemi.
In tali casi è giusto capire se si è stati vittima di malasanità.
Ecco quindi 5 cose da sapere, quando si pensa di essere vittima di malpractice medica:
1) Per il risarcimento dei danni in sede civile il termine di prescrizione per proporre la relativa domanda è di 10 anni.
2) Occorre procurarsi tutta la documentazione medico-sanitaria del caso (in caso di ricovero chiedere anche copia integrale della cartella clinica).
3) Rivolgersi quanto prima ad un legale per la valutazione preliminare del caso. Il nostro Studio in caso di presunta malasanità abitualmente sottopone il caso e si confronta con medici-legali e specialisti di fiducia per verificare la sussistenza effettiva, nel caso di specie, di responsabilità dei sanitari e, in caso, positivo, valutare l’entità del danno. Si deve tener presente che non sempre un ”maltrattamento” sanitario può dare luogo ad un danno risarcibile (ad es. il sanitario può essere scortese ma eseguire correttamente il trattamento dovuto).
4) In caso di decesso, se vi è il fondato motivo di ritenere sussistente una responsabilità dei sanitari e comunque previo consulto legale o medico-legale, i parenti possono chiedere un’autopsia al fine di determinare le cause del decesso.
5) E’ opportuno tenere copia di tutte le spese effettuate in relazione al danno subito per poterne chiedere il rimborso.
6) Nel caso di grave danno permanente o decesso anche i prossimi congiunti possono richiedere il danno da loro stessi subito per la perdita e/o macroinvalidazione del proprio parente.