Sangue infetto: storica vittoria alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo

Sangue infetto: storica vittoria alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo

Con sentenza del 3 settembre 2013 lo Studio ha ottenuto avanti alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo una storica vittoria nella causa proposta nel 2011 nell’interesse di 162 assistiti danneggiati da trasfusioni.

Lo Stato Italiano è stato infatti condannato dalla Corte Europea al pagamento della rivalutazione integrale degli indennizzi vitalizi previsti dalla legge 210/1992 a favore dei cittadini contagiati da sangue e emoderivati infetti.

Come sottolineato anche dalla stampa si tratta di una “battaglia di civiltà” che lo studio combatte da anni davanti alle Autorità Giudiziarie nazionali e che ora ha ottenuto il suggello anche dalla CEDU la quale ha ravvisato nel comportamento del Governo Italiano la violazione delle seguenti norme della Convenzione per la Salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà Fondamentali: art. 6 § 1 (diritto all’equo processo), art. 1 Protocollo 1 (protezione della proprietà) anche in combinazione con l’art. 14 (divieto di discriminazione).

L’Avv. Massimo Dragone ha commentato a caldo, non nascondendo l’emozione per il prestigioso risultato ottenuto: “Sono doppiamente soddisfatto di questa vittoria perché si tratta di una <<causa pilota >> che funge da precedente per tutti i casi analoghi in Italia e a livello personale costituisce un riconoscimento di anni di impegno professionale, studio e ricerca da parte di tutti i componenti dello Studio”.

http://hudoc.echr.coe.int/sites/eng/pages/search.aspx?i=001-126137

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